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Storia dell'animazione
L'animazione (comunemente denominata cartone animato, pių raramente disegno animato) ha una storia lunghissima dietro di sé, che inizia molto prima di quella del cinema, considerando il fenomeno nella sua caratteristica di plasticitā dell'immagine.
Il termine originale "cartoon" fu introdotto negli anni quaranta del XIX secolo dalla rivista inglese Punch Magazine, che utilizzava disegni caricaturali e umoristici per parodiare i cartoni e gli affreschi del nuovo Palazzo di Westminster.
Col tempo divenne il mezzo pių usato per parodie e satire dei poteri costituiti.
Inizialmente i cartoons, in particolare negli Stati Uniti d'America, erano semplici illustrazioni umoristiche in movimento di breve durata; con il tempo migliorarono le tecniche, fino alla svolta operata da artisti come Walt Disney, e si iniziō a utilizzare questo mezzo espressivo anche per raccontare storie serie e drammatiche, come Biancaneve e i sette nani o Bambi, ma anche pių storie divertenti, allegre e fortunate come Pinocchio e Dumbo.
Altri autori utilizzarono il mezzo per realizzare forme di arte sperimentale, come Alexandre Alexeieff, Oskar Fischinger o Norman McLaren.
I primordi
Le origini delle "immagini in movimento" si possono far risalire agli spettacoli delle ombre proiettate sui muri, le cui prime tracce si ritrovano giā nell'Antico Egitto, ma anche in altre parti del mondo, come in Cina, con le ombre cinesi.
In una regione attualmente iranica, il Sistan e Baluchistan, ritrovamenti archeologici mostrano dei tentativi di animazione in statiche raffigurazioni pittoriche.
Nel 1671 il gesuita Athanasius Kircher scrisse della Lanterna Magica, il primo proiettore di immagini fisse, nel suo trattato di ottica Ars magna lucis et umbrae.
Da questa data in poi nasceranno una miriade di strumenti, che porteranno progressivamente all'idea e alle tecniche del disegno animato:
Taumatropio, inventato nel 1824, č la prima illus...
Elena di Avalor
Per il suo quindicesimo compleanno, la giovane principessa Elena Castillo Flores, figlia dei sovrani del regno di Avalor, riceve in dono un amuleto magico in grado di proteggerla da ogni pericolo. La vita ad Avalor sembra scorrere tranquillamente, finché un giorno non giunge dalle Isole Settentrionali, Shuriki, una strega terribile,che, nel tentativo di impossessarsi del palazzo e dello stesso regno, uccide i genitori della principessa Elena.
Il benefico mago di corte, Alakazar, salva la vita della sorella minore di Elena, Isabel, e i suoi nonni, imprigionandoli in un quadro grazie ad un incantesimo. La strega, perō, cerca di uccidere Elena, ma si salva grazie ad un amuleto ricevuto in dono per il suo compleanno, rifugiandosi al suo interno. Trovato l'amuleto, Alakazar, nel tentativo di liberare Elena parte alla ricerca di una principessa in grado di liberare la giovane, ma senza successo.
Passati 41 anni, Elena viene infine liberata e, dopo aver salvato la sorella e i nonni dal quadro, sconfigge la malefica Shuriki, riappropiandosi nuovamente del suo ruolo di principessa ereditaria.
Storia
La figura di Betty irruppe con una carica erotica imprevedibile nel panorama dell'animazione americana, punteggiata da bambini tondeggianti e animali parlanti.
Č la tipica flapper, cioč la ragazza alla moda del periodo jazz, irriverente e maliziosamente mascolina.
Porta il taglio di capelli pių alla moda del periodo, corti e frangiati, indossa un vestitino succinto che lascia scoperte le spalle e la giarrettiera, e pare pių che consapevole del suo sex appeal, oltre a essere fornita di una buona dose di auto-ironia.
Compare per la prima volta il 9 agosto 1930 nel cartone in bianco e nero di 6 minuti Dizzy Dishes, ma sotto forma di barboncina. Nel 1932 compare per la prima volta come umana nel cortometraggio Bamboo Isle. Una figura a tal punto sovversiva, ispirata alla celebre cantante molto popolare negli anni '20 Helen Kane, non poteva durare a lungo. Dapprima le fu affiancato Koko il Clown, in seguito Bimbo, un cucciolo di cane, e infine Grumpy, un arzillo vecchietto, nel tentativo di stemperare i toni del cartone.
Dal suo nome deriva quello della famosa mina antiuomo tedesca Schrapnellmine in uso nella seconda guerra mondiale, nel suo comune soprannome inglese di "Bouncing Betty"
Il personaggio
Betty Boop č considerata come una dei primi e pių famosi sex symbol dell'animazione cinematografica. Simbolo degli anni della Grande Depressione, ci porta alla mente gli spensierati anni dell'etā del jazz. Betty Boop deve la sua popolaritā soprattutto al fatto di essersi rivolta a un pubblico adulto che intercettava, nelle sue storie apparentemente surreali, segnali ed elementi sessuali e psicologici.
In Minnie the Moocher il personaggio di Betty risalta come quello di un'adolescente dell'era moderna, in contrasto con i modi di un mondo vecchio come quello dei suoi genitori. Il cortometraggio di Dave Fleischer prende il titolo dalla celebre canzone di Cab ...
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